PESARO: UNA VERA E PROPRIA ASSOCIAZIONE MAFIOSA AFFERENTE ALLA LOGGIA MASSONICA SEGRETA “UNGHERIA”. MAGISTRATI SOTTO ACCUSA PER CORRUZIONE, FRODE PROCESSUALE E DEPISTAGGIO . PROCESSO PILOTATO.

IL GIUDICE MAURIZIO DI PALMA: CONDANNA LO PSICHIATRA PER VENDETTA.PROCESSO, CONCORDATO E PILOTATO E SENTENZA NULLA. LE RIVELAZIONI DELLA MOGLIE ROSSELLA PAGNANELLI ALLO PSICHIATRA.

Pesaro. Loggia Massonica Segreta “Ungheria” Il Giudice Maurizio Di Palma nella prima foto il primo a sinistra, nella seconda il terzo sempre da sinistra con barba e occhiali, soprannominato “Don Abbondio”, longa mano,senza personaltà, di Giuseppe Luigi Fanuli, presidente del Tribunale di Pesaro. La moglie Rossella Pagnanelli, ex paziente dello psichiatra , che lavora anch’essa al Tribunale di Pesaro, avrebbe rivelato allo psichiatra “cose sconcertanti” sul marito, da qui la vendetta del giudice Maurizio Di Palma, originario di Grottaglie.

A sinistra senza capelli il Giudice Franco Tetto, giudice a latere accusato di frode processuale e depistaggio.

Il secondo da sinistra è il Giudice Lorenzo Pini, giudice a latere accusato di frode processuale e depistaggio.

Il Pm Giovanni Fabrizio Narbone, qui sotto nel riquadro a sinistra. La moglie, Barbara Antonietta D’Agostino, ex paziente dello psichiatra, originaria di Benevento, che guarda caso lavora anch’essa al Tribunale di Pesaro, avrebbe rivelato al medico fatti inerenti il lavoro del marito, da qui la vendetta del Pm, CHE HA PILOTATO IL PROCESSO CON IL GIUDICE MAURIZIO DI PALMA.

Il Pm Cristina Tedeschini, qui sotto nel riquadro a destra. Ha tenuto tra le notizie non costituenti reato il fascicolo sul poliziotto Gabriele Bonazza, che ha intrattenuto 156 telefonate con Vladimir Fattori.

PM GIOVANNI FABRIZIO NARBONE CHE HA PILOTATO IL PROCESSO NASCONDENDO LE PROVE, ACCUSATO DI REATI GRAVISSIMI

PM GIOVANNI FABRIZIO NARBONE CHE HA PILOTATO IL PROCESSO NASCONDENDO LE PROVE, ACCUSATO DI REATI GRAVISSIMI

Il PM CRISTINA TEDESCHINI HA TENUTO NASCOTO PER PIU’ DI 1 ANNO IL FASCICOLO SUL POLIZIOTTO GABRIELE BONAZZA

Il PM CRISTINA TEDESCHINI HA TENUTO NASCOTO PER PIU’ DI 1 ANNO IL FASCICOLO SUL POLIZIOTTO GABRIELE BONAZZA. GIA’ INTERCETTATA NELLE CONVERSAZIONI TELEFONICHE DEL CASO PALAMARA


Loggia Massonica Segreta “Ungheria”. Sentenza nulla quella emessa dal Tribunale di Pesaro: il Giudice Maurizio di Palma, ricusato, accusato di corruzione, frode processuale e depistaggio e associazione massonica segreta con il PM Giovanni Fabrizio Narbone, va a sentenza contro lo psichiatra non potendolo fare. Il Caso alla Corte di Cassazione.

Avrebbe pianificato con il Pm Narbone l’iter processuale e come incastrare lo psichiatra.

Le mogli del Giudice Maurizio di Palma, Rossella Pagnanelli, e del PM Giovanni Fabrizio Narbone, Barbara Antonietta D’Agostino, erano state in cura dal medico. Coinvolta anche il procuratore capo di Pesaro Cristina Tedeschini che ha tenuto nascosta per quasi 15 mesi la denuncia contro il poliziotto Gabriele Bonazza.

luglio 2021 - aggiornamento febbraio 2022

Lo spettro della Loggia Massonica Segreta “Ungheria coinvolge alcuni magistrati di Pesaro. Già il PM Cristian Tedeschini era stata intercettata nelle telefonate del caso Palamara mentre si accordava per la nomina del Presidente della Corte d’Appello di L’Aquila. Sentenza nulla e Reati gravissimi quelli contestati al Giudice Maurizio Di Palma che ha pilotato e concordato sotto banco il processo con il PM Fabrizio Giovanni Narbone nel processo contro il medico.

Il Giudice Maurizio Di Palma aveva pendente una istanza di ricusazione in mano alla Corte di Cassazione e come prevede la legge non poteva emettere sentenza, ma il 22 luglio ha emesso sentenza di condanna, pur sapendo che sarà sottoposto a processo penale e procedimento disciplinare, in quanto la sua compagna é stata ex paziente del medico

Giovedì 22 Luglio ha emesso sentenza, nulla, contro il medico, non sospendendo il processo come prevede la legge.

I fatti sono riportati in questo dossier. Il giovane Vladimir Fattori, paziente affetto da patologia mentale esattamente disturbo borderline della personalità aveva tentato di estorcere soldi al medico e tali minacce risultano dai messaggi Whatsapp inviati dal paziente allo psichiatra e depositati in atti dalla difesa . Questi fatti hanno portarono Vladimir Fattori a parlare di notte e di giorno con l’amico di famiglia e agenti di polizia giudiziaria Gabriele Bonazza, circa 152 telefonate per mesi prima della denuncia.

Il processo é stato corrotto e pilotato fin dall’inizio, corrotto da omissioni e atti illegali da parte degli appartenenti alla Loggia Massonica Segreta “Ungheria”, a partire dal PM Fabrizio Giovanni Narbone, con il benestare del PM Cristina Tedeschini. La Procura ha tra i fatti principali, dolosamente commesso, omesso e nascosto:

-archiviato le 15 denunce presentate dallo psichiatra senza fare alcuna indagine;

- la perizia psichiatrica, atta, come noto, a valutare l’attendibilità del testimone, il quale come detto, è un paziente psichiatrico, tra l’altro affetto da grave disturbo borderline della personalità, come emerge dagli atti.

- i messaggi whatsapp estorsivi del paziente Valdimir Fattori;

-le 152 telefonate intercorse tra Vladimir Fattori e il poliziotto Gabriele Bonazza;

-non iscrivere tra le notizie di reato per più di 1 anno la denuncia presentata da parte dello psichiatra , per poi iscriverla quando la difesa del professore ha chiesto di verificare se il procedimento fosse stato iscritto (di questo dovrà rispondere il Procuratore capo Cristina Tedeschini);

-non citare tra i testimoni il poliziotto Gabriele Bonazza.

-incastrare il medico con una richiesta di perquisizione mascherata da una notifica, che hanno costretto il medico a 4 mesi di carcere e poi assolto con formula piena ( il PM Giovanni Fabrizio Narbone ha 3 procedimenti penali per questo)

-fare condurre le indagini solo ed esclusivamente agli amici e colleghi del poliziotto Gabriele Bonazza, cioé Maria Cristina Armini e Cristina Battistelli;

La sola ed unica ‘prova’ a sostegno dell’accusa sarebbe stata quindi questa imbarazzante dichiarazione del paziente psichiatrico, fatta per tutelarsi dalle possibili denunce dello psichiatra per estorsione. Null’altro.

Il Tribunale Collegiale, presidente giudice Maurizio Di Palma, membro Loggia Massonica Segreta “Ungheria” accusato di corruzione, associazione segreta e frode processuale, ha fatto atti illeciti, omesso atti come di seguito:

  • non ha chiesto la perizia psichiatrica su Vladimir Fattori, a fronte della consulenza del neuropsichiatra Ugo Sabatello;

  • ha eliminato 3 testimoni chiave della difesa tra cui il prof Aristotele Hadjichristos, psichiatra, che ha avuto in cura anch’egli Vladimir Fattori e la guardia del corpo del medico;

  • ha rigettato qualunque certificazione medica dell’ imputato inclusa quella di ricovero in terapia intensiva, non rinviando 7, diciamo 7 udienze, malgrado le condizioni del medico per l’ingiusta detenzione;

  • ha rigettato la certificazione medica dell’Avvocato Debora Zagami, difensore del medico, malgrado una frattura pluriscomposta e impossibilitata a viaggiare da Roma;

  • su disposizione del presidente Giuseppe Luigi Fanuli sono stati conservati tutti gli atti computi malgrado i cambiamenti continui dei giudici e l’astensione del giudice avvocato Massimiliano Ricci, ex paziente psichiatrico del medico.

Il processo è ulteriormente viziato da innumerevoli reati, abusi e lesioni dei diritti fondamentali sanciti dalla costituzione, dell’uomo e dei diritti di difesa del Professor Fonti, il quale non riusciva a trovare giustificazione di tale accanimento.

Sul presidente del Tribunale di Pesaro Giuseppe Luigi Fanuli sono pendenti numerose indagini, proprio per chiarire il suo ruolo all’interno di questa vicenda. Sarebbe nella Loggia Massonica Segreta “Ungheria” il burattinaio del giudice Maurizio Di Palma

Per tali ragioni il medico delegava ad indagini difensive il proprio commercialista e notaio in britannico a ricostruire eventuali rapporti con familiari di pubblici ministeri e giudici di Pesaro., non spiegandosi questa persecuzione,

Dall’estrazione delle fatture sono emersi tutti i rapporti medico-paziente tra il medico e i vari magistrati, sia requirenti che giudicanti, e parenti stretti degli stessi del Tribunale di Pesaro, per le più disparate patologie psichiatriche, tra cui, sono emersi i rapporti tra lo psichiatra e la compagna del Giudice Maurizio Di Palma, Rossella Pagnanelli, ex paziente dello psichiatra, che lavora anch’essa al Tribunale di Pesaro, e la moglie del PM Giovanni Fabrizio Narbone, Barbara Antonietta D’Agostino, ex paziente dello psichiatra, originaria di Benevento, che guarda caso lavora anch’essa al Tribunale di Pesaro, come da fatture notarizzate e autenticate.

Alla luce di tali imbarazzanti rivelazioni, si è cominciata a gettare luce su questa orrenda vicenda giudiziaria, essendo ora sotto indagine l’intero ufficio giudiziario.

Sta ora alla Procura di L’Aquila (ahimè il PM Cristina Tedeschini era Procuratore a Pescara) quello Generale della Corte di Cassazione e al Ministro della Giustizia esperire le dovute indagini in questa triste pagina della malagiustizia Pesarese. Non resta che attendere che la giustizia faccia il suo giusto corso e che venga risanato il buon nome della Magistratura Italiana. Nel frattempo il Professor Fonti sta procedendo per le vie legali e chiesto misure interdittive e di custodia cautelare verso i colpevoli di questo calvario giudiziario, una vera e propria associazione a delinquere che pilota i processi. Vedremo i movimenti della Loggia Massonica Segreta “Ungheria” che già sta tentando di coprire i reati dei magistrati coinvolti.

 


novembre 2019

a cura di J. Taylor

“PROCUROPOLI E PROCURA NOSTRA”: I LODEVOLI PUBBLICI MINISTERI DI PERUGIA SBRUGIARDANO PRATICHE RELAZIONALI E SPARTITORIE CHE RICHIAMANO LE LOGGE DELLA P2, CON CUI VENGONO DECISE LE NOMINE DEI PROCURATORI CAPO, INCHIESTE E PROCESSI PILOTATI DA PUBBLICI MINISTERI CORROTTI E/O NON CORRETTI, DICE FLICK, CON NEGLIGENZA E PRESSAPOCHISMO INVESTIGATIVO.

MA LO SCANDALO NON SI PLACA: IL MINISTRO BONGIORNO PROPONE LA VALUTAZIONE PSICHIATRICA E PSICOATTITUDINALE DEI MAGISTRATI. UNA VERGOGNA PER L’ITALIA E PER GLI ITALIANI.

A PESARO UN ULTERIORE SCANDALO COINVOLGE PUBBLICI MINISTERI E AGENTI DI PG: INDAGINI FATTE CON I PIEDI, INCAPACITA’ INVESTIGATIVE, OMISSIONI, DEPISTAGGI E COPERTURE. DERIVE AUTORITARIE E RIPICCHE PERSONALI.

MEDICO SMACHERA FALSO ABUSATO VLADIMIR FATTORI E FALSO CONSULENTE GIUSEPPE DEZZANI

La bomba esplosa grazie ai Pubblici Ministeri di Perugia sullo scandalo che coinvolge il Consiglio Superiore della Magistratura, l’Associazione Nazionale Magistrati e nomine e incarichi dati ai Procuratori Capo, secondo logiche massoniche e clientelari, é arrivata ai mass media dopo tempo, una vera e propria bomba ad orologeria.

A Pesaro ancora la bomba dello scandalo non é esplosa, alcuni pubblici ministeri sono sotto pressione e inchiesta e sembra che sia solo questione di tempo, prima che la bomba esploda. “Inchieste pilotate, depistaggi e coperture, dice l’avvocato Lawrence:  “i pubblici ministeri di perugia hanno aperto in italia il vaso di pandora su come ideologie autoritarie e sovversive siano presenti nella magistratura italiana, uno scandalo senza precedenti, ma gia’ noto in tutto il  mondo. La richiesta del ministro Bongiorno di valutare le condizoni mentali dei pubblici ministeri e quelli di Flick di valutare che i pubblici ministeri non siano solo non corrotti, ma anche corretti, sono indice che alcuni pubblici ministeri italiani conducono le investigazioni in modo partigiano e non neutrale, in modo insnesato e moralmente deprecabile”.

 I  due pubblici ministeri di pesaro Fabrizio Giovanni Narbone e  Maria Letizia Fucci, “continua Lawrence”, smacherati dal criminologo, sono l’esempio deprecabile e censurabile sotto il profilo morale e professionale di come alcuni pubblici ministeri gestiscano le indagini in italia : e che poi le modalita’ di investigare siano corrotte e/o scorrette, poco importa, e’ certo che sono la rappresentazione del peggiore dei modi in cui personaggi di questo genere depistino indagini a favore di deliranti e criminali teorie per rinviare a giudizio le persone. Il caso del loro consulente Giuseppe Dezzani e il maldestro tentativo di insabbiare il caso con il benestare dei Pubblici Ministeri di L’Aquila, tale Stefano Gallo e Roberta D’Avolio (dello stesso distretto giudiziario da cui proviene il nuovo Procuratore Capo di Pesaro ), che avrebbero dovuto investigare sui Pm di Pesaro e su Dezzani, avrà vita breve, conclude Lawrence, perché i dossier su questi personaggi sono quasi pronti e ne vedremo delle belle. Le persone leggeranno gli atti da loro scritti e si faranno le idee, così come se le stanno facendo la Corte Europea, il Ministro della Giustizia e il nuovo CSM”.

Già il caso di Amanda Know aveva svelato la più impensabile vergogna per l’Italia e gli Italiani: indagini condotte con i piedi senza alcun riscontro oggettivo.

Così la casta dei giudici pagherà per gli innocenti sbattuti ingiustamente in galera (clicca sull’immagine per l’intero articolo)

Così la casta dei giudici pagherà per gli innocenti sbattuti ingiustamente in galera (clicca sull’immagine per l’intero articolo)

Oltre ai PM Maria Letizia Fucci e Fabrizio Giovanni Narbone nei guai anche PM onorario. In una nuova indagine su Giuseppe Dezzani gestita dal procuratore Cristina Tedeschini, la stessa afferma che la Procura ha piena fiducia nel Dezzani e l’agente Antonio De Falco scrive che “…. Dezzani avrebbe (non ha) conseguito una laurea all’estero…”(senza fare indagini e malgrado le indagini della Guardia di Finanza). La Procura di Pesaro asserisce che non si comprende questo accanimento contro il Dezzani, accusato di truffa ai danni dello Stato.

Per la Procura di Pesaro non é penalmente rilevante che uno giuri in Tribunale di essere laureato in informatica e ingegneria per anni e non lo é, di essersi iscritto ad un albo di un tribunale attestando il falso, Giuseppe Dezzani per la Procura di Pesaro non ha mai commesso reati, anzi ha fatto cose buone e giuste.

Aggiornamento del 11 Giugno 2019

fucci.jpg
10cbbde9f1d8a0b3fa6d629c57164052.jpg
download.jpg
arpia3.jpg
IMG-20150209-WA0003.jpg
poliziotta maria cristina armini coinvolta nello scandalo

la poliziotta maria cristina armini coinvolta nello scandalo

In basso da sinistra: i PM Maria Letizia Fucci e Giovanni Fabrizio Narbone, il consulente Giuseppe Dezzani, gli agenti di Polizia Christian Spasaro, Maria Cristina Armini e Gabriele Bonazza.

Vediamo il caso. Il medico, tra l’altro criminologo, britannico per naturalizzazione, in seguito a due inchieste che lo coinvolgono, viene sottoposto a due inconsueti e anomali decreti di perquisizione da parte dei due PM di Pesaro Fabrizio Giovanni Narbone e Maria Letizia Fucci.

E’ da precisare, dalle informazioni ricevute per via ufficiosa, che lo psichiatra ha avuto e ha in cura dei magistrati anche di Pesaro, oltre che poliziotti,carabinieri e agenti della finanza, il tutto coperto dal segreto professionale e non è da escludere che l’atteggiamento persecutorio potrebbe avere relazioni con questo. Addirittura sembra che lo stesso ufficiale di pg addetto alle intercettazioni nella sala operativa della Procura di Pesaro sarebbe stato in cura dallo psichiatra.

Le perquisizioni vengono fatte in seguito a una prima denuncia fatta da un suo ex paziente psichiatrico tale Vladimir Fattori, affetto da disturbo borderline della personalità e l’inchiesta affidata al Pm Fabrizio Giovanni Narbone (nella foto). La seconda denuncia da parte di una psicologa tirocinante tale Maria Sonia Cuicchi, l’inchiesta affidata al Pm Maria Letizia Fucci (nella foto).

Gli altri personaggi coinvolti sono 4 agenti di Polizia Giudiziaria di Pesaro in servizio presso l’aliquota della Polizia di Stato ed esattamente Maria Cristina Armini (nella foto), Antonio De Falco, Cristina Battistelli e Christian Spasaro (nella foto)

Fatti. Le perquisizioni vengono svolte mentre lo psichiatra si trovava in Italia per le vacanze estive. Nel luglio del 2016 lo psichiatra era presso lo lo studio di una collega per le visite e, ci raccontano due pazienti,” lo studio era pieno di pazienti…tutte le stanze occupate. Ad un certo punto nel pomeriggio entra un gruppo di 5 agenti urlando…siamo la polizia, questa é un’operazione di polizia…noi atteriti veniamo invitati a uscire dallo studio…ervavamo in quel momento almeno 7 pazienti in altrettante stanze…”. Il paziente continua” mio fratello è affetto da schizofrenia paranoide, Vi lascio immaginare solo le condizioni in cui mio fratello é stato…dopo l’apparizione di questi squilibrati della polizia che urlavano…ad un certo punto ci hanno fatti tutti uscire….ma non potevano fare le perquisizioni in altro momento?”.

In effetti i testimoni, gli stessi citati negli atti in cui lo psichiatra chiede i danni ai Pubblici Ministeri di Pesaro e ai poliziotti, rammentando che ora i magistrati negligenti pagano con soldi e carriera, descrivono come la situazione vissuta é sconcertante ed incredibile. I pazienti vengono fatti uscire dallo studio e cominciano a radunarsi sotto lo studio, in quanto arrivano anche quelli delle ore successive. Lo studio del Professore era pieno in quanto lo psichiatra visitava una volta al mese. Vero le 19 del 07 luglio 2016 i pazienti radunatisi soto lo studio chiamano la Polizia e i Vigili del Fuoco non sapendo cosa fosse successo.

“pensavamo a un controllo della Guardia di Finanza”, dice una paziente, “ma i modi erano strani, poi non vedendo più il Professore abbiamo pensato a un malore e chiamato le forze dell’ordne. Quando abbiamo saputo che dopo le perquisizioni lo psichiatra era stato portato in Questura per le normali attività di Polizia, siamo rimasti sconvolti! Siamo in mano anessuno….Le sembra normale che la Polizia interrompe l’attività di uno studio psichiatrico senza alcun ritegno? Lo sapevano che era uno studio di psichiatria!”.

In effetti i decreti di perquisizione frmati dai due soggetti alla Procura di Pesaro, Fabrizio Giovanni Narbone e Maria Letizia Fucci, dicono che le perquisizioni potevano essere svolte in qualsiasi ora del giorno e della notte: “farlo durante lo svolgimento dell’attività medica é stato da veri delinquenti, continua una paziente e “ non ha avuto alcun senso e danneggiato noi pazienti in modo grave e irreversibile”.

Eh si, perchè alla titolare dello studio vengono anche sequestrati i cellulari in uso per i pazienti, che nei giorni successivi si sono scompensati, come da testimonianze, non potendo contattare il medico.

In tale circostanza il medico viene a conoscenza dei contenuti delle due denunce e decide trovando tragicomiche queste vicende, non ci sta e deposita più di 1200 pagine tra denunce e prove contro Vladimir Fattori, la psicologa Sonia Maria Cuicchi, i PM di Pesaro Fabrizio Giovanni Narbone e Maria Letizia Fucci, e contro gli agenti di PG Maria Cristina Armini, Antonio De Falco, Cristina Battistelli e Christian Spasaro insieme a videofilmati. Le denunce vengono depositate anche in Gran Bretagna e presso la Corte Europea.

Nel frattempo i due pm pesaresi incaricano come consulente informatico Giuseppe Dezzani, per la consulenza sui dispositivi elettronici del medico. Dezzani si fa chiamare dottore giura di essere laureato in informatica e dottore, Ma le investigazioni dei criminologi e la Guardia di Finanza di L’Aquila portano alla luce come il consulente delle Procure, Giuseppe Dezzani, sia un millantatore e truffatore, che ha falsificato atti, non laureato che non ha neanche frequentato corsi a pagamento ma che ha venduto solo computer.

I Pm di Pesaro Maria Letizia Fucci e Fabrizio Giovanni Narbone avuta notizia di reato sul proprio consulente non lo indagano nè lo sostituiscono. Una vera e propria organizzazione che di etico e giusto ha ben poco, ma che di criminale ha molto.

Ancora i due Pubblici Ministeri pur sapendo di essere stati pluridenunciati non si astengono dalle indagini: èvero che in Italia è facoltativo per un Pubblico Minisero astenersi, ma a nostro avviso le circostanze lo avrebbero imposto.

Il medico non ci sta e comincia a fare le investigazioni su Pm, poliziotti, presunta vittima e sul famoso consulente dell’accusa il falso laureato Giuseppe Dezzani…il criminologo che lavora anche profiler nel Regno Unito rivela l’inquietante, delirante e aberrante modo di fare le indagini alla Procura di Pesaro…che ricorda il metodo del Santo Uffizio.e cioé:

“le parole e opinoni di polizotti e pubblici ministeri sono cosa buona e giusta e per supportare le proprie ipotesi le prove non servono e se non ci sono prove , i fatti vanno manipolati e /o omessi, inlcusi i testimoni e le indagini depistate: inoltre l’importante è usare le tecniche del disturbo e cioè scrivere pagine e pagine di inutili illazioni, generiche opinioni e aberranti intuizioni per disturbare la verità e sopperire alla totale mancanza di prove. E se poi se ci sono da chiedere documenti a Paesi Stranieri che non vengono dati se non in presenza di prove, le indagini vanno fatte con i piedi e sulla base delle sensazioni del Pm e degli agenti di Pg che a Pesaro sono Vangelo. Da qui continua il nostro dossier…

Continua a leggere i dettagli dell’inchiesta….



DEATTAGLI DELLA INCHIESTA SUL FALSO INGEGNERE GIUSEPPE DEZZANI, L’UOMO CHE DOPO LE DENUNCE DELLO PSICHIATRA, SI E’ SCOPERTO NON ESSERE NE’ INGEGNERE NE’ INFORMATICO.

Di sotto: da sinistra i fascicoli aperti al CSM contro i due Pm, l’incarico peritale dato dal PM Maria Letizia Fucci insieme agli agenti di Pg Maria Cristian Armini e Cristina Battistelli, dove viene incaricato il “dottor” Giuseppe Dezzani, e sotto la inquietante" fattura intestata al Pubblico Ministero di Pesaro Maria Letizia Fucci in cui il Sig. Giuseppe Dezzani si qualifica come Dr e che come lavoro svolge quello di "Consulente Tecnico del Giudice".Il PM Fucci non lo rimuove né denuncia.

. In basso il falso curriculum di Giuseppe Dezzani e le indagini della Guardia di Finanza su Giuseppe Dezzani.

csm-page-001.jpg
registe.jpg
19-1.jpg

 

In basso il Falso Curriculum dell’Impostore Giuseppe Dezzani. A causa delle sue consulenze e perizie molta gente è finita in prigione.

CURRICULUM-page-004.jpg
CURRICULUM-page-003.jpg
CURRICULUM-page-005.jpg
CURRICULUM-page-001.jpg
CURRICULUM-page-006.jpg



__________________________________________________________

Le indagini della Guardia di Finanza su Dezzani

Embed Block
Add an embed URL or code. Learn more
dezzani GDF-page-001.jpg
dezzani GDF-page-002.jpg
dezzani GDF-page-006.jpg
dezzani GDF-page-004.jpg
dezzani GDF-page-010.jpg




Il Pm di Bergamo Letizia Ruggeri, che a differenza dei PM Maria Letizia Fucci e Giovanni Fabrizio Narbone, ha bloccato e fatto rinviare a giudizio il falso dottore.

Il Pm di Bergamo Letizia Ruggeri, che a differenza dei PM Maria Letizia Fucci e Giovanni Fabrizio Narbone, ha bloccato e fatto rinviare a giudizio il falso dottore.

Il Pm Ruggeri e il Fake dr. Ezio Denti, che come Dezzani, ha millantato titoli.

Il Pm Ruggeri e il Fake dr. Ezio Denti, che come Dezzani, ha millantato titoli.